GESU’, PANE DI AMICIZIA E PROSSIMITA’
Nel Vangelo di questa domenica Gesù è intenzionato a rivelare la sua identità, consapevole del rifiuto, dell’ostilità, della violenza che si attirerà.
Con la moltiplicazione dei pani e dei pesci (Gv 6, 5-13), appena il giorno prima, Gesù ci ha provato a rivelare chi fosse. Quel miracolo doveva essere un segno messianico forte, eloquente; doveva gettare una luce sulla sua persona, sul suo mistero…Ma come spesso succede “quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Infatti la folla lo cerca, lo insegue al di là del lago di Tiberiade fino a Cafarnao, non perché ha compreso, ma perché tutti “hanno mangiato e si sono saziati” (Gv 6, 26-27). In cuor loro, ognuno pensa di aver risolto il problema fondamentale dell’esistenza: hanno trovato uno che panifica e distribuisce pane a costo zero, gratis!
Il discorso che Gesù inizia sulla strada, e conclude nella sinagoga di Cafarnao, è chiaro, non lascia spazio ad ambiguità. Si rivolge ai discepoli, alla folla, ai giudei che credono di conoscerlo bene: “Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe?…” (Gv 6, 41-42). Gesù va subito al sodo: una cosa sola è importante: “credere in colui che il Padre ha mandato “. Non sacrifici, né abluzioni, né offerte…il Dio del Vangelo non è un Dio esoso, che chiede, ma al contrario è uno che dà, che si offre. Non solo manda dal cielo la manna come ha fatto con Israele, né solo moltiplica il pane, ma si fa lui stesso pane…E’ la news scandalosa e folle che sta al cuore del Cristianesimo.
“Procuratevi non il cibo che perisce…(Gv 6, 27-28). Gesù rivolge questo invito, questo monito ai suoi interlocutori. In un altro momento dirà: “Cercate il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte le cose vi saranno date in aggiunta” (Vangelo di Matteo 6, 33-34). Abbiamo bisogno di pane per sfamare la nostra fame, ma abbiamo bisogno ancor più di relazioni, di prossimità, di comunione… “Io sono il pane della vita, chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete”. Dio nell’Eucaristia, pane del cielo, ci offre la sua amicizia e ci mostra il suo stile.
Viola Mancuso, pme
18° domenica del Tempo ordinario
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