È l’invito ripetuto ben tre volte in questo Vangelo di oggi. Il re invita alla festa del Figlio, ma sono altre le preoccupazioni, altri gli affari, l’invito può essere declinato. Ma il re non molla, ci ritenta, sembra quasi che prega gli invitati a partecipare a questo banchetto, come a chi sta a cuore che essi ci siano, partecipino alla gioia, alla festa, condividano questo momento.
Venite alle nozze! Come dire rendetevi conto di ciò che vi offro, il mio figlio, la mia amicizia, la salvezza come dono gratuito. È per voi! Al secondo rifiuto il re fa la sua scelta che non è quella di rinunciare alle nozze ma di rivolgere ad altri l’invito, il dono è per chi lo accoglie, non può tornare indietro. E allora andate ai crocicchi delle strade, chiamate tutti, tutti quelli che troverete. I crocicchi, luogo di via vai, di intrecci di vite, di esperienze, è lì, dove si è solo di passaggio che Dio trova gli invitati alle nozze. Solo chi non attende nulla, che sta andando per la sua strada, può recepire lo stupore, la gioia, la gratitudine per un invito, elementi indispensabili per dire sì ed esserci, partecipare, gioire, condividere le nozze del Figlio. Sarà Gesù stesso a imbandire il suo banchetto con chi sulla strada vive, con pubblicani e peccatori, è proprio l’esperienza dell’evangelista Matteo che dal suo banco delle imposte si è trovato a condividere il banchetto con Gesù.
“La sala delle nozze si riempì di commensali”…perché il Regno di Dio è per tutti, è il dono della salvezza dato in abbondanza, e parteciparvi significa imparare a vivere nella gioia, avere un abito nuovo, l’abito di chi è gratuitamente ed eternamente amato. Allora tutti invitati a nozze, non importa se recuperati ai crocicchi delle strade, se dopo aver rifiutato, se mentre si percorreva la propria strada…importa che in questo banchetto ci siamo e magari con addosso l’abito della gratitudine.
sr Giuliana Imeraj
28^ Domenica del t.o. – Tutto è pronto! Venite alle nozze
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