In questa  seconda tappa dell’Avvento, la Chiesa ci presenta la figura  di Giovanni Battista e ci fa riascoltare il suo grido ruvido e sferzante: ”Convertitevi”. La voce che grida nel deserto ci richiama alla conversione del cuore. Gesù continuerà in questa linea; l’opzione per il Regno vorrà dire spogliamento di sé, rinuncia ad ogni forma di orgoglio, disponibilità agli impulsi dello Spirito. L’uomo che desidera  seguire Gesù, che vuol vedere la salvezza di Dio, è chiamato a fare il vuoto dentro di  sé. L’itinerario che deve percorrere nella sua vita, come pure il cammino di tutta l’umanità, non ha la  scorrevolezza delle moderne autostrade.

Quella di Gesù è la strada più ardua; una strada che passa attraverso la croce, ma è l’unica che porta a Dio. In Gesù la via dell’uomo e la via di Dio si incontrano. Non c’è altra strada per giungere a Dio che seguire i passi di Cristo; solo così l’uomo non cammina nel buio e nell’incertezza. Percorrere la strada di Cristo vuol dire incontrarsi con Lui, scegliere l’impegnativa strada dell’amore e della giustizia.  Partecipare all’Eucaristia significa diventare pane per gli altri, come Cristo lo è per noi: significa donare la vita per far crescere intorno a noi l’amore e la giustizia, il sorriso e la speranza.La vicenda di Giovanni si svolge nel deserto, luogo in cui è possibile semplificare la propria esistenza, passando attraverso il vaglio della solitudine, che non è fine a se stessa, ma condizione indispensabile a cui Dio ci conduce perché possiamo ascoltare meglio la sua voce. Dopo aver vissuto nei luoghi solitari dell’infanzia, divenuto voce della Parola, Giovanni percorre tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per la remissione dei peccati. Egli chiama con forza  a ritornare a Dio, attraverso un cambiamento di mentalità, capace di tradursi in gesti concreti.

Il cristiano è chiamato a preparare ogni giorno una strada nel proprio cuore, abbassando i monti del proprio orgoglio e colmando i burroni della propria disperazione. Questa dura lotta ha un unico scopo: giungere a comprendere che il desiderio profondo di Dio è la salvezza di tutti gli uomini, quell’evento che si compirà pienamente con la venuta del Signore alla fine della storia.  Per noi, che ancora siamo in attesa della sua venuta nella nostra vita, Giovanni  annuncia la salvezza che sta  per compiersi nel Figlio dell’Uomo; egli precede chiunque crede in Cristo e la sua forza conduce gli uomini ad appianare le asperità dei loro cuori, richiede di essere pronti ad accogliere la venuta del Signore nella concretezza del vissuto quotidiano, nel tessuto delle relazioni.

Ciascuno di noi deve diventare voce della  parola che è Cristo. E come la Parola di Dio spinge Giovanni ad andare ne deserto, così spinge ciascuno di  noi ad uscire dalla vita di sempre, per lasciarci guidare dalla sua luce, per saper cogliere, nella quotidianità,  la novità di Dio, che ancora una volta viene per salvarci.

sr Annafranca Romano

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