La visione centrale di questa domenica è il Buon Pastore che dà la propria vita per le sue pecore, letteralmente è il Pastore Bello. Gesù, per spiegare le grandi verità di Dio, usa le semplici immagini del suo tempo. Tutti noi abbiamo un pastore, qualcuno che ci guida: tuttavia scegliamocelo bene! Subito ci viene da rispondere: io non ho pastori, me la cavo da solo, sono libero e adulto e basto a me stesso!

            Viviamo in un mondo in cui per essere felici basta poco e sembra che tutti ne conoscano la via: bellezza, fisicità, intelligenza, salute, lavoro, tanti soldi. Gesù invece pretende di essere l'unico in grado di colmare il nostro cuore! A chi sto veramente a cuore? Istintivamente cerchiamo qualcuno che sia disposto ad accoglierci, a valorizzarci, ad amarci al di là delle nostre inevitabili povertà ed ecco la novità sconcertante: l'inattesa rivelazione: a Dio io sto a cuore. Il Pastore Bello chiama le sue pecore, ciascuna per nome e pertanto non sono l'anonimato del gregge, ma nella il mio nome viene pronunciato come nessun altro sa fare.

            C'è un particolare di questo testo che attira sempre la mia attenzione: il Pastore Bello ripete per due volte che conduce le pecore "fuori" dal recinto. Istintivamente mi verrebbe da pensare che il Pastore voglia soprattutto chiudere al sicuro le sue pecore dentro un recinto ben protetto. Invece no! Gesù ci conduce "fuori", fuori dalla chiusura del peccato; fuori dai pettegolezzi e dalle piccolezze dei nostri giudizi; fuori dai nostri egoismi e dalle nostre presunzioni; fuori da una religiosità fatta di pratiche sterili. Gesù ci conduce "fuori" e si mette davanti a noi e questo ci fa capire che l'esperienza cristiana autentica non si fonda dentro i recinti dell'osservanza, ma su un cammino serio e sereno sui passi di Gesù.

            Il cristianesimo è troppo spesso ridotto ad un ricettario di comportamenti morali e la stragrande maggioranza delle persone vivono la propria fede come una «cosa da fare», come un adempimento di precetti. La Parola di oggi dice una cosa ben diversa: il cristiano è chi segue Gesù, chi sceglie Lui come suo unico Pastore! La fede allora non è semplicemente fare o non fare qualcosa, rispettare una regola ma è “incontrare Qualcuno” che ti ribalta la vita e te la riempie di gioia!

           

                                                                                           don Franco Bartolino

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