Cos’è la vita cristiana, come si muovono i cristiani, cosa sono nel mondo, ce lo dice questo tempo di Pasqua, ce lo conferma questa V Domenica. Uomini e donne mosse dallo Spirito, che seguono non un cammino, ma Il Cammino, non una strada ma una Persona che si fa strada, che è Cammino: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Uomini e donne quindi, che non camminano raminghi nel mondo, come uno che non sa dove va, magari perché non sa neanche da dove viene; i cristiani sanno di essere figli di un unico Padre; sanno di vivere nel mondo ma di non essere del mondo perché diretti alla Casa del Padre, lì dove troveranno le molte dimore (cfr. Gv 14,1-12). Lì ci ritroveremo, lì riconosceremo il Volto di Colui nel quale siamo stati fatti.
I cristiani, uomini e donne che costituiscono Chiesa, che sono chiesa: quell’edificio spirituale dove ognuno è pietra viva edificati nell’unica Pietra Angolare: Cristo Gesù. Uomini e donne che imparano insieme a prendersi cura l’uno dell’altro, e tutti insieme, dei più bisognosi, dei più poveri, degli ultimi delle società, di quelli che il mondo non tiene in conto (cfr. At 6,1-7). Uomini e donne la cui forza è la preghiera e la cui vocazione è l’annuncio dell’Unica Buona notizia che porterà il mondo alla Vita e alla Verità: Cristo Gesù! «E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede».
E’ nella fede in Gesù, Via, Verità e Vita che i cristiani sono nel mondo, nonostante la loro povertà, il loro dissenso, la loro differenza, la loro fatica… vano avanti perché nella loro debolezza sono costituiti “in verità” in quella conoscenza rivelativa che si sviluppa nel tempo per opera dello Spirito Santo, il quale porterà tutti alla verità tutta intera, come ha detto Gesù.
Quindi, l’identità cristiana si rivela non tanto perché fanno qualcosa, ma perché per quello che sono e sono chiamati ad essere, le cui opere rivelano quello che sono In verità, in verità io vi dico: «Chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».
Ci basterebbe fare un giro veloce nel mondo con gli occhi veritieri per sapere dove sono e cosa fanno, mentre il mondo ancora continua ad spingerli fuori, perché si crede non bisognosi di loro. Intanto, uniti nella fede si avvicinano al «Signore pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa (cfr. 1Pt 2,4-9).
suor Maria Aparecida
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